domenica, febbraio 11, 2007

Zavidovici - Sede dell'Adl


La sede dell'Ambasciata per la Democrazia Locale a Zavidovici.

"L'Associazione è nata nel 1996. Alla base del progetto c'è l'iniziativa spontanea di un gruppo di pacifisti riuniti nel Coordinamento Bresciano Iniziative di Solidarietà che nel 1992, all'epoca della guerra in Bosnia Erzegovina, aveva cominciato a realizzare operazioni di soccorso e aiuto umanitario a favore della popolazione civile, e allo stesso tempo ad accogliere in Italia profughi e sfollati.
Negli anni, il progetto si è allargato coinvolgendo oltre a Brescia anche i territori di Alba e Cremona. Oggi, a seguito dell'ingresso nel programma delle Ambasciate della Democrazia Locale del Consiglio d'Europa e della inaugurazione di una Ambasciata a Zavidovici, l'Associazione si configura come una struttura che vede al suo interno la collaborazione tra gruppi del volontariato e della società civile, ong, enti locali italiani ed europei ed organizzazioni internazionali (il Consiglio d'Europa)." [tratto dal "Chi siamo" nel sito Adl]

Alla nascita dell'associazione c'è anche un tragico episodio, raccontato da Luca Rastello in La guerra in casa.
"Il 29 maggio 1993 Un gruppo di cinque volontari italiani, in convoglio, a bordo di un camion e di una jeep, attraversava la Bosnia centrale. Obiettivo: portare aiuti alla popolazione di Vitez e Zavidovici. Da Zavidovici, come concordato con le autorità cittadine, la delegazione avrebbe riportato in Italia su di un pullman 62 persone, vedove con i loro figli, per sottrarle alla guerra in corso.
Vicino a Gornij Vakuf i "Berretti Verdi" di Hanefija Prijc, Paraga, sequestrano il convoglio. I cinque volontari, fatti scendere dai loro mezzi, vengono scortati ad una radura poco lontana e fucilati. Muoiono Guido Puletti, Sergio Lana e Fabio Moreni. Agostino Zanotti e Christian Penocchio riescono a salvarsi fortunosamente gettandosi nei boschi."

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