domenica, settembre 24, 2006

Val Senales - lago di Vernago



Qui sotto trovate le fotografie della mia prima esperienza su ghiaccio. Il luogo è la Val Senales, che ha inizio con le cime sul versante sud delle Alpi Centrali, nei pressi di Merano.
Il tragitto prevede la partenza da Vernago, con il suo lago artificiale a 1700 metri, per arrivare sul Monte Similaus a quota 3597.

Una faticata...

... ma ne vale la pena!


Ecco dove l'avevo già sentito!

Walter, il mitico istruttore sherpa

La sfida di domani

L'Ugolini invade Similaun

Ho capito che si deve fare così... ma a me fa ridere!

Manovre in crepaccio



Nuvole in viaggio

Sorrisi

La salita, all'alba


Compagni di cordata


Che ne dite?

In cresta

In cima


Viandante sul mare di nebbia

Cordata di discesa

martedì, settembre 05, 2006

ZA Sud Africa

Quindici giorni di furgone in giro per il Sud Africa. Al ritorno rimane in gola il sapore di polvere e gasolio, e l'amaro per i contrasti che il mutevole territorio esprime. Stili di vita all'occidentale impiantati a forza in un contesto di povertà da terzo mondo. Grattacieli di una moderna città europea adagiati su una baia, neon, e ragazzini agli incroci che sniffano colla.
Espressione di una secolare iniqua distribuzione delle risorse naturali di cui il paese è ricco, il Sud Africa diventa metafora dei temi economici e sociali del nuovo millennio: il differente accesso a condizioni di vita degne, alle opportunità, ad una istruzione.
E la necessità di smettere di nascondere una volta per tutte la polvere sotto il tappeto.
Scorri le foto qua sotto per un piccolo report.

ZA - attendere, non si sa bene cosa


Alle porte del parco Kruger, i piccoli paesi giacciono immobili come trattenessero il fiato. Accanto ad un distributore di benzina, gruppi di uomini attendono con uno sguardo fra il rassegnato e l'interrogativo.
Il piccolo negozietto Jabulani Music mette una cassa sfondata fuori dalla porta e suona a tutto volume Shonhgwe e Khuphuka Saved Group; nel silenzio senza pace tutto vibra dei ritmi da tastierina elettronica casio e delle preghiere cantate in coro.

ZA - piccoli esploratori romantici



Nel Blyde River Canyon, il mito dei pionieri incontra la poesia. Nel 1835, 10.000 giovani uomini partono da Città del Capo per esplorare nuove terre verso nord in quello che diventerà il leggendario Groot Trek, la grande avventura; è il primo spostamento di europei nell'interno del Sud Africa.
Dopo 10 anni, nessuno torna indietro: le donne disperate partono sulle tracce dei propri cari. Li incontreranno dove il fiume del dolore (treu) si tuffa quello della gioia (blyde) creando, in un maremoto di sentimenti, spettacolari costruzioni nella roccia.

ZA - mercato pubblico



Nel mercato di Manzini, la capitale dello stato dello Swaziland, si trova di tutto: le scarpe usate, vestiti all'ultima moda, la frutta, le cortecce d'albero, le canne da zucchero da ciucciare sputacchiando i pezzi per terra.
Botteghe grandi meno di un garage ospitano barbieri che conoscono un solo tipo di taglio (a zero), negozi di sartoria che cuciono vesti da donna su misura, calzolai che ritagliano a mano la suola nuova di un mocassino. E il lattoniere maneggia i fogli di lamiera per ricavarne dei camini, mentre la solita folla di uomini in attesa osserva le sue mani muoversi sicure.

ZA - cacciavite e vulcanizzazione


Come riparare una gomma nello Swaziland:
-punto primo, individuare il foro immergendo la ruota in una bacinella d'acqua.
-punto secondo, allargare il foro utilizzando un grosso cacciavite a taglio.
-punto terzo, inserire a forza nel foro a mezzo di un punteruolo un salsicciotto gommoso intriso di colla.
-punto quarto, tagliare il salsicciotto in eccesso con un paio di cesoie modello castrazione.
Tempo impiegato ai box: 20 minuti. Uomini impiegati nell'operazione: minimo 4, tutti coordinatissimi e paciosi. Totale della spesa: 25 rand (3 euro).
Et voilà, come nuova, brum brum !

ZA - informal settlements




Le baraccopoli di cui tutti si vergognano. Impossibile trovare libri che documentino la vita delle township, inutile cercare di addentrarsi da soli in un dedalo di fango e cavi dell'elettricità che scendono come decorazioni natalizie dai pali di legno in fila.
Il colpo d'occhio è impressionante, centinaia di migliaia di baracche a perdita d'occhio danno casa ad un milione di uomini e donne a Città del Capo.
In uno di questi vicoli, mamma Vicky ha trasformato la sua baracca in dignitoso bed and breakfast: prova anche tu la real vibe della vita in una township sudafricana.

ZA - sogni da galeotto


Dalla spiaggia del carcere di Robben Island, "davanti a noi, nella luce del mattino vedevamo l'oceano, la costa rocciosa ed in lontananza, scintillanti alla luce del sole, le torri di vetro di Città del Capo.
Anche se era un'illusione ottica, la città e la Table Mountain alle sue spalle sembravano tormentosamente vicine, quasi si potesse raggiungerle allungando una mano".
Nelson Mandela, Lungo cammino verso la libertà, Feltrinelli.