martedì, dicembre 12, 2006

Piu libri più liberi - Palazzo dei congressi EUR - Roma

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Quinta edizione della Fiera della piccola e media editoria.
L'impressione è più quella di un mercato del libro difficile da trovare nelle normali librerie, che quella di una fiera di incontri e scambi.
Comunque l'occasione è sempre buona per chi vuole scoprire qualche novità editoriale che si è perso dei piccoli editori (tra gli altri i soliti Fazi, Meridiano Zero, Fanucci).
Nel mio caso, mi sono comprato un libro di Joe R. Lansdale (definito da Ammaniti "Il migliore thriller degli ultimi vent'anni) e ho scoperto una chicca: la casa editrice che pubblica 9/11: IL RAPPORTO ILLUSTRATO SULL’11 SETTEMBRE (la Alet) ha pubblicato anche una versione della sceneggiatura Apocalipse Now redux e i Dispacci di Michael Herr (da cui Coppola ha attinto a piene mani per il film).

Cani di bancata - Emma Dante -Teatro Palladium Roma


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Undici attori: dieci figli/pretendenti e una madre. Tutti sgomitano e si affanano per sederle più vicino.
Una tavola imbandita in cui tutti si comportano come cani da bancata.
Una carta geografica in cui lo stivale è capovolto e la Sicilia è in testa, al Nord.
Corpi nudi e una masturbazione finale di gruppo.
Il tutto "nel nome del Padre, del Figlio e... della Madre". La mafia.

domenica, novembre 19, 2006

Giovanni Lindo Ferretti @ Borgosatollo



Premetto che non conoscevo i CCCP,i CSI e Giovanni Lindo Ferretti se non per sentito dire.
Poi arrivi lì e senti questa musica strana, a due voci, anomala, piena di parole e forse la prevenzione non si dirada.
Alla fine quando lui ti parla della sua malattia e del fatto che per tenere il concerto è scappato dalle cure del suo medico perché lui "è molto scientifico e non crede nel potere terapeutico della musica", ecco, lì scatta la curiosità per questo personaggio dal volto scavato. Poi vai a leggere che è stato cresciuto fino ai 18 anni dalla nonna, come un personaggio di Miyazaki, e che alleva cavalli a Cerreto Alpi, senti del suo viaggio in Mongolia e la curiosità si fa interesse...

G.L.Ferretti - Pascolare parole allevare pensieri



GIOVANNI LINDO FERRETTI PASCOLARE PAROLE ALLEVARE PENSIERI
Giovanni Lindo Ferretti voce, senso Lorenzo Esposito Fornasari canto Raffaele Pinelli organetto (sostituito da Bonzo alla chitarra) Ezio Bonicelli violino.

Un palcoscenico spoglio luci bianche, quattro seggiole la voce legge, recita, canta due voci all'unisono, a controcanto, a contrasto...

lunedì, ottobre 30, 2006

?!



Guardare queste immagini.
Quindi dare un'occhiata alle foto posted da Turi "Pubblicità con giudizio - 2" il 29 ottobre.
Pensare che siamo sullo stesso pianeta.

PS.
Ottobre 2006, per la fine del Ramadan, Eid, la piu grande festa per il mondo islamico sono stata a Bahrain. piccola isola nel mezzo del golfo persico, che guai a chiamare persico da queste parti, solo Golfo Arabico.
Finalmente mi sposto ad Oriente dopo tanta Africa (anche se sono ancora a Khartoum!!)…mia prima volta in Asia, anche se non l'Asia dagli occhi a mandorla dell'immaginario collettivo.
Deserto, mare cristallino ma nessuna spiaggia, donne di nero vestite, e uomini dalle tuniche bianco candido, pozzi petroliferi e il circuito della Formula 1 proprio lì, in mezzo al nulla.
Direi che questa potrebbe essere una descrizione "straight to the point" di quello che è Bahrain.
L'unica grande città,la capitale Manama, è tutta in costruzione, cercando di toccare il cielo come Dubai.

Anche questo è Gaia






Bahrain, Golfo Persico, Ottobre 2006.

Tutto qui?

















e dire che il mondo traffica, lotta, respira, guadagna, vive...per questo?

Uhmm..no, non voglio entrare in polemiche, perchè la verità è che in mezzo al golfo Persico, sull'isola di Bahrain la cosa che mi ha più affascinato è proprio questo: pozzi, oro nero e intricata ragantela di condutture sulla bianca superficie polverosa del deserto.
Espressione puramente umana.
fascino distruttivo?
no.
obiettiva ammirazione dell' uomo in quanto essere che deve sopravvivere.
se poi la sopravvivenza porta all'autodistruzione, beh, anche i dinosauri hanno cercato di resistere.

Ma Gaia decide, non giudica.


domenica, ottobre 29, 2006

Pubblicità con giudizio - Milano, Stazione Centrale


La stazione di Milano Centrale ospita su uno dei suoi marciapiedi a fianco dei binari un'estratto delle 14.461 pubblicità passate al vaglio del Giurì di autodisciplina pubblicitaria. Fondato nel 1966 dalle stesse agenzie pubblicitarie, l'Istituto di Autodisciplina applica nei suoi giudizi un Codice teso ad evitare che il messaggio possa venir screditato da comunicazioni non oneste, non veritiere o non corrette.

Pubblicità con giudizio - 1


Articolo 9: il messaggio pubblicitario non deve contenere affermazioni di violenza fisica o morale che possano essere ripugnanti, indecenti o volgari.
Come mediare fra la volontà di colpire l'occhio del pubblico ed il dovere di essere corretti e non offensivi ? I creativi della ditta di trasporti Monava hanno provato ad applicare la propria personale e goliardica idea di pacco, ma la mano in questione è stata prontamente bacchettata dal Giurì.

pubblicità con giudizio - 2



Articolo 10: la pubblicità deve rispettare la dignità dell'essere umano.
Che il sesso venda ormai lo abbiamo capito un po' tutti; che il corpo della donna appartenga ad un essere umano sui libri di testo ancora non lo hanno scritto. Nulla di più facile quindi di far diventare due cosce nude le antenne di un apparecchio radiofonico posto fra le gambe, o vendere la mozzarella con le tette.

Pubblicità con giudizio - 3



Articolo 11: i messaggi che si rivolgono ai bambini non devono contenere nulla che possa danneggiarli psichicamente, moralmente o fisicamente.
Proteggere gli indifesi ? Ci pensa la pubblicità !
Guai allora a stimolare i pargoli a fare i capricci, tocca dare un messaggio positivo: il Giurì fa modificare un ricatto in un complimento, e tutti son contenti. Che poi questi bimbi spesso stiano un po' fra le palle è patrimonio comune, ma c'era proprio bisogno di scriverlo ? Bocciati !

Pubblicità con giudizio - 4


Articolo 22: la pubblicità di bevande alcoliche non deve contrastare modelli di consumo ispirati al senso della misura, correttezza e responsabilità.
Dacchè la pubblicità è fatta per vendere di più, non si capisce come si possa farla ispirando un consumo misurato di un prodotto.
Alla Johnny Walker non ci hanno pensato due volte: tieni una bottiglia nel cassetto dell'ufficio, e fra una riunione e l'altra fatti un sorsetto per distenderti... altro che pausa caffè !

domenica, ottobre 15, 2006

La ferrata di Mori (TN) - Il percorso


La Via Attrezzata "Ottorino Marangoni" è stata realizzata dal locale C.A.I. nel 1976 su una parete rocciosa sopra il Santuario che sovrasta l'abitato di Mori, borgata che si trova a 7 km da Rovereto, sulla strada statale che collega la Valle dell'Adige con il Lago di Garda.

Lasciate ogni speranza...


La Via Attrezzata è considerata tra le più suggestive ed impegnative dell'arco alpino e segue le strutture naturali della parete lungo fessure, diedri, camini e cenge.

La salita di un "camino"

Tratto esposto

La parete e la valle


Sotto la parete si intravede il vasto panorama sulla bassa Vallagarina

La via ferrata

La salita


La salita su una delle "placche" verticali di roccia

Caz..


Contrattempo sopraggiunto quando si era quasi arrivati al termine: mi si sono incastrati i moschettoni tra la roccia e il cavo quando ero già risalito di un gradino. E non volevano muoversi da lì! La stanchezza fa brutti scherzi, ma niente paura, con la consueta calma e sangue freddo (see!) mi sono cavato dai guai...

La parete


La parete vista dallo spiazzo che si trova nei pressi del santuario di Montalbano

Il percorso "Torti" - Riva del Garda (TN)


Il "Torti" (Riva del Garda) è un sentiero insolito - a metà tra una via ferrata e un percorso alpinistico - attrezzato solo parzialmente, lungo una cengia artificiale espostissima. L'ambiente è molto suggestivo per la verticalità delle pareti su cui corre e per il magnifico contrasto col lago di Garda.

Reti metalliche


La cengia si presenta subito stretta ed esposta e nel primo punto scorre a lato di un’enorme e verticale rete di protezione dalla caduta massi, che conosce bene chi ha percorso la sottostante strada Gardesana.
La rete cade nel vuoto per decine di metri e dà un falso senso di sicurezza, ma in realtà non offre alcuna protezione a chi percorre il camminamento.

Gabbiani


Il Torti è magnificamente scavato nella roccia della scogliera che precipita nelle acque sottostanti ed è bello procedere attorniati dal volo dei gabbiani che nidificano poco lontano.

La Gardesana


L'intera via si sviluppa a strapiombo sul sottostante Lago di Garda, attraversando in orizzontale la parete del Dos de Calà.

La cengia


La cengia, ricavata artificialmente a picconate, fu costruita alla fine dell’800 e doveva servire, una volta allargata, come strada di collegamento tra la valle del lago di Ledro e Limone. La strada non fu poi mai realizzata e la cengia venne abbandonata completamente.

E sotto? Il lago...


Dopo un ulteriore tratto di cengia si raggiunge un suggestivo terrazzo a strapiombo sul lago.

Il percorso


Il percorso è largo non più di 50 cm e lungo oltre 2 km. Solo qualche anno fa è stato attrezzato e dedicato ad un giovane alpinista (Domenico Torti) caduto sul Dente del Gigante.

La via del ritorno


La cengia prosegue, ma poco più avanti rispetto a questo punto la roccia lascia il posto a pendii erbosi, sempre con il lago bene in vista.

sabato, ottobre 07, 2006

Tempo di bilanci


Dopo cinque anni passati ad occuparmi di tutto quello che sta "intorno" ai libri, e quindi non le idee, i concetti, le parole, le immagini, gli impaginati, ma le librerie, i lanci, le campagne, le novità, le fascette, le pubblicità, i contratti...


con un passeggio che solo a chi non mi conosce sembrerà poco lineare (gli altri hanno già la mano sulla fronte), per fare il punto della situazione ho pensato bene di andare a far visita alla più grande fiera del libro del mondo.
Ma andiamo con ordine...

Francoforte: il centro


A parte le vie commerciali che ormai sono identiche quasi ovunque: cambia l'ordine dei negozi, ma le catene sono quelle (H&m piuttosto che Douglas),per il resto dopo le 6 di sera è il solito via vai di gente che ancora si scalda al telefonino, lo struscio dei ragazzini nel dopocompiti, gente con la cravatta slacciata che comincia a bere, con l'aggiunta di qualche sballone che non si cura di aver messo il giubbino con le frange tipo "conquista del West" con i pantaloni rossi da motociclista...

Frankfurt


Tra i grattacieli delle banche...


e il Centro del Römerberg, turistico e ricostruito dopo i bombardamenti del 1944...


a volte è difficile trovare un nesso!

ma...

come in ogni città che si rispetti non mancano, nel'ordine:

le scuole autogestite (almeno nel colore)


i negozietti di vinili


... i giardini che non ti aspetti!

La Buchmesse in breve



E' una parola! 7.000 espositori da 111 paesi, mezza dozzina di padiglioni (su due/tre piani), di cui un paio riservati agli editori stranieri...


...che vanno dalla Letteratura ai Comics, dalla Saggistica al Digitale, dagli Illustrati per bambini agli adattamenti per il cinema: vi assicuro una bella scarpinata!